Tim Cook preferisce la realtà aumentata alla realtà virtuale
In un’esclusiva intervista rilasciata per il network americano ABC, Tim Cook, CEO di Apple, ha fatto scalpore con alcune sue dichiarazioni.
Cook dice di credere che la realtà aumentata (augmented reality, AR) abbia un futuro molto più prospero di fronte a sé della realtà virtuale (virtual reality, VR). Le ragioni dell’opinione di Cook, che noi di Augmenta condividiamo appieno (non per niente abbiamo scelto questo nome =D ), stanno nella natura stessa della tecnologia AR. La realtà aumentata non isola l’utente dalla realtà “reale”, semplicemente ne aumenta i contenuti, permettendo la doppia interazione con persone/oggetti realmente intorno a noi, e persone/oggetti aggiunti alla realtà.
Al contrario, la realtà virtuale immerge l’utente in un mondo avulso dal contesto in cui si trova il corpo, pertanto ha sicuramente moltissime applicazioni, ma tutte con dei limiti. Si può anche aggiungere che la realtà aumentata non presenta nessuna delle controindicazioni che invece la realtà virtuale ha, come la nausea che colpisce una piccola percentuale delle persone che usano i visori, e la possibiltà di “perdersi” nella realtà immersiva per non ritrovarsi più nella realtà reale, che darà probabilmente nuovo materiale di studio alla psicologia.
La realtà aumentata è già entrata nella nostra vita quotidiana con forme tecnologicamente abbastanza semplici, come le linee e i numeri che appaiono in tempo reale per esempio sui campi sportivi quando guardate una partita, o, in forma maggiormente interessante, con il gioco Pokemon GO. Ci sono poi state alcune campagne pubblicitarie progettate per far uso della realtà aumentata, segnatamente per i mobili o per abitazioni. Tramite la fotocamera del tablet si può inquadrare un marcatore (un foglio di carta/cartone) dal quale si “genera” sullo schermo un mobile o una serie di edifici che possono poi essere visti nella loro interezza con addirittura l’aggiunta di alcune interazioni.
L’intervista di Tim Cook è molto interessante perché Apple appare piuttosto in ritardo su queste due nuove tecnologie, rispetto a Samsung, per esempio. E le parole del suo CEO potrebbero essere interpretate come indicazioni di massima su cosa stia preparando Apple per il mercato. E sembra che la direzione sia la stessa di Microsoft, con i suoi HoloLens… ma è chiaramente presto per fare pronostici.
Qui trovate il link all’intervista originale.
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