Fun fact: I Simpsons e la realtà virtuale
I Simpsons festeggiano il 600° episodio (negli USA) con la realtà virtuale.
Il 16 ottobre 2016 Fox ha trasmesso the Treehouse of Horror XXVII-, e l’iconica sequenza di apertura di ogni episodio è stata per l’occasione trasformata in un’esperienza in realtà virtuale.
La produzione ha infatti siglato una partnership temporanea con Google VR per offrire una speciale versione dei Google cardboard brandizzati Simpsons e, più importante, un’esperienza virtuale con la famiglia di Springfield. I fan più svelti hanno potuto ricevere uno dei 25.000 cardboard dei Simpsons distribuiti gratis dalla produzione tramite previa registrazione ad un sito (offerta valida solo per gli USA).
Durante la sequenza d’apertura di 45 secondi per il primo episodio, chiamato “il Pianeta dei Divani” – ovvio il riferimento al franchise “il Pianeta delle Scimmie” – è stato mostrato un link dal quale gli spettatori sono stati portati ad un contenuto extra. E cosa hanno visto esattamente? Si tratta di due minuti extra di contenuti in cui sono presenti diversi personaggi, con diverse musiche e in cui i fan si sono potuti divertire a cercare elementi nascosti. Per esempio, sono possibili sei differenti angoli di visione e girandosi si possono vedere personaggi fare una determinata azione. Poi ci si rigira, si torna a guardare lo stesso personaggio dopo qualche secondo fare qualcosa di diverso da prima. E’ stato inoltre inserito un personaggio di Futurama.
La collaborazione tra Simpsons e Google è cominciata quando la seconda ha proposto un’esperienza VR alla produzione, con l’intento di farla proprio per la scena del divano. E la sequenza in questione cascava a fagiolo perché era stata momentaneamente accantonata per essere usata con un episodio che risultasse troppo corto.
Per usare le parole dell’EP della serie, “è estremamente eccitante poter fare cose simili, andiamo in onda da parecchio tempo, ma ancora facciamo cose per cui sembra di tornare indietro al primo giorno”.
L’esperienza dei Simpsons in realtà virtuale può essere vista qui (con gli occhi di un altro, visto che l’app per l’Italia non è disponibile). È solo un’altra, ennesima prova, della versatilità di questa tecnologia.
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