Big Data in realtà virtuale, dentro i dati
Cosa si intende con l’espressione Big Data?
È usata comunemente per indicare una grande massa di informazioni o dati, e in generale come nome comune per descrivere l’ammontare immenso dei dati delle varie discipline dello scibile umano.
Il progresso tecnologico conosciuto negli ultimi decenni dalla strumentazione in uso alla società umana, per la ricerca scientifica, storica, economica o altro, ha come conseguenza la possibilità di raccogliere una massa enorme di informazioni, big data, appunto. Il problema è che queste informazioni vanno poi analizzate in modo efficiente per poter essere di una qualche utilità. Dai dati si deve essere in grado di ricavare modelli, schemi ricorrenti e altri strumenti necessari per poter applicare le nuove conoscenze.
Purtroppo la quantità di dati che un cervello umano è in grado di processare su uno schermo di computer bidimensionale è limitata. Le due dimensioni limitano anche le possibilità grafiche e di animazione che renderebbero la rappresentazione di dati più assorbibile ed analizzabile. Inoltre, la crescita esponenziale di informazioni che siamo in grado di raccogliere grazie allo sviluppo tecnologico oggi, pone la necessità di migliorare rapidamente l’assunzione e capacità di analisi di dati.
La realtà virtuale può aiutare a risolvere il problema. Inserendo le presentazioni, le statistiche, e tutto ciò che viene rappresentato con grafici, in un ambiente immersivo tridimensionale, in cui l’utente può spaziare fisicamente e con cui può interagire, si rendono i dati più facilmente accessibili, e pertanto più leggeri. Inoltre, si ha una maggiore efficacia analitica data dall’elevata componente emotiva che la sensazione di presenza fisica nell’ambiente artificiale crea nell’utente.
Il vantaggio della realtà virtuale in questo campo è quello di rendere da un lato la fruizione del dato più interattiva. Dall’altro fa sì che l’analisi e comprensione delle informazioni risultino migliorate grazie ad una più immediata resa visiva ed ad una possibilità di confronto tra dati diversi in modalità mai vista prima.
La comprensione di modelli ricorrenti, la visualizzazione di problemi e soluzioni, o qualsiasi sia l’oggetto della ricerca, risulteranno più rapide, più efficaci e perfino più piacevoli grazie alle modalità di visualizzazione e interazione che la realtà virtuale offre. La creazione di uno spazio condiviso inoltre permetterà a più analisti o persone interessate di visualizzare i dati contemporaneamente e discuterne in tempo reale.
Su tutto questo stanno lavorando alcune aziende come Virtualitics, Navteca e Looker. La sfida è quella di poter produrre una piattaforma che possa poi essere compatibile con la rappresentazione di dati in varie discipline.
Potete vedere i risultati di Virtualitics e Looker qui e qui.
Una menzione a parte merita il progetto CEEDs. Questo progetto, finanziato dalla UE, mira a migliorare le capacità analitiche usando modelli di rappresentazione dati in realtà virtuale. Non si limita alla mera rappresentazione dei dati. Il complesso modello che si punta a sviluppare fornirà i dati all’utente monitorando anche il suo livello di attenzione attraverso dei parametri biomedici, in modo da non sovraccaricare il suo cervello di informazioni ed ottimizzare il tempo usato per l’analisi dei dati.
Hai un progetto che pensi potrebbe beneficiare di realtà virtuale o aumentata? Oppure vuoi un virtual tour un video 360 o ricostruzioni CGI della tua azienda, museo, spazio fisico di ogni genere?
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