Oculus senza fili. La prossima rivoluzione
Nel mondo dei visori per VR, lo abbiamo menzionato diverse volte, Oculus Rift è – con HTC Vive – il top di gamma.
La differenza fondamentale sta nel fatto che si tratta di un visore vero e proprio, mentre il Samsung Gear è semplicemente un contenitore per inserire un telefono e controllarne i comandi.
Oculus Rift ha inoltre un sensore per registrare il movimento del corpo dell’utente, che quindi sperimenta sia il movimento del proprio campo visivo, sia quello della propria persona. Infine, essendo collegato a un computer, ha un potenziale tecnico molto superiore a quello di un telefono.
Questa superiorità viene ad un costo, che non è meramente economico. E’ un costo che si quantifica anche in una parziale mancanza di libertà per il fatto di dover tenere il dispositivo e il sensore di movimento perennemente attaccati al computer da cui dipendono (il controller tipo Xbox che c’è ora e l’Oculus Touch che uscirà più avanti funzionano con bluetooth, quindi non fanno parte del problema).
Oculus sta già pensando ad una soluzione. La prossima evoluzione del CV1 (consumer version 1, il nome dell’ultimo visore Oculus) sarà senza fili e senza sensore esterno. Un prototipo è già stato presentato, con un’esperienza demo piuttosto semplice. Si chiama Santa Cruz.
La tecnologia di cui si avvale il Santa Cruz è basata su quattro camere posizionate ai quattro angoli del visore, che sono in grado di percepire il movimento dell’utente. Il tutto è talmente innovativo, che in realtà ancora ci sono molte domande senza risposta; come per esempio, fondamentale, il range entro il quale le camere saranno funzionali. Cioè, se mi trovo nel bel mezzo di un campo di calcio, su cosa si basano le camere per percepire il mio movimento? Un altro problema fondamentale sono le condizioni di illuminazione necessarie perché le camere possano effettivamente percepire lo spazio. Poi ci sono questioni meno importanti, come la durata della batteria (che dovrà comunque permettere esperienze durature). Non stiamo in ogni caso parlando di una tecnologia che sarà disponibile presto, stiamo parlando di una direzione. Oculus ha già da tempo deciso che non intende lanciare nuovi prodotti (inteso come diversi dai visori), vuole mantenere il focus sul visore, e il visore senza impedimenti di cavi è la prossima meta.
Se volete informazioni maggiori, qui trovate un video di trentacinque minuti in cui si parla dell’Oculus senza fili a margine della convention Oculus Connect 3 (in inglese senza sottotitoli).
Vorremmo sottolineare quanto la velocità di questa tecnologia sia davvero impressionante: ancora non è disponibile una versione sul mercato di massa di Oculus Rift, e già esiste un prototipo per una versione maggiormente evoluta. L’impegno finanziario degli attori coinvolti in questa dirompente scena tecnologica è molto pesante (ricordiamo che Facebook ha comprato Oculus per una cifra esorbitante, 2 miliardi di dollari). Un tale coinvolgimento di forze non potrà che portare ad uno sviluppo florido e ricco di sorprese.
Hai un progetto che pensi potrebbe beneficiare di realtà virtuale o aumentata? Oppure vuoi un virtual tour un video 360 o ricostruzioni CGI della tua azienda, museo, spazio fisico di ogni genere?
Contattaci qui, così facciamo quattro chiacchiere e vediamo se ti possiamo aiutare.
Se invece vuoi rimanere aggiornato sul tema tecnologie immersive e Metaverso, iscriviti alla nostra newsletter!
AR you ready for VR?